ARTISTI
SCROLL DOWN
MACMARIS
Collettivo artistico
Arte sensazionale
Un intimo collegamento tra suono, onde sonore e rappresentazione visiva. Le onde sonore divengono immagini surreali. Fotografie di luoghi si trasformano, dinamicamente, in onde, suoni e colore. A sua volta la musica prende vita nei colori e nella dimensione onirica della fotografia, rappresentazione grafica sonora di una immagine. La dinamica orizzontale del suono (il tempo) si interiorizza nell’immagine e le altezze dei suoni (dinamica verticale) divengono spazio visivo, fondendo suono e colore, in un unico fenomeno esperienziale.
Nel solco del movimento denominato “arte sensazionale”, fondato da Mo2Ma, si colloca la produzione artistica di MacMaris, nella realizzazione di opere di grande impatto emozionale, frutto della collaborazione tra Cristina Maris e Massimo Curti (MaC). La sinestesia è costituita dal collegamento inscindibile tra musica e immagine. La musica non è solamente una colonna sonora dell’immagine, ma è interpretazione dell’immagine stessa e delle onde sonore che vengono frazionate e collocate nell’immagine, in un connubio inscindibile. L’idea alla base della rappresentazione artistica è quella di fissare le onde sonore ed i loro colori, trasformando l’immagine (di per sè statica) in forme dinamiche: la rappresentazione visiva, una volta attivato il qrcode presente in ogni opera, tramite le sonorità collegate all’immagine, trasforma l’immagine dinamicamente. Il fruitore viene trasportato in una dimensione onirica, vedendo ed ascoltando musica/immagine, in una unica esperienza sensoriale.Le immagini si trasformano esattamente nel movimento che la musica impone, in un dialogo continuo tra forme, colori e suoni. Mentre Mo2Ma colloca il fenomeno sinestetico in una precisa temporalità, tramite suoni che evocano l’immagine rappresentata e trasportano il fruitore in un tempo determinato (ad es. dentro ad un tuffo, rivivendo l’esperienza sensoriale anche auditiva del tuffo - Cfr. tuffo rosso Mo2Ma- www.mo2ma.eu ), MacMaris privilegia la dinamica del suono che diventa immagine astratta o dell’immagine che si trasfigura in suono/colore, in una armonia sonora atemporale. Entrambi gli artisti, intendono comunque realizzare e portare a termine il progetto sinestetico, del nuovo movimento denominato “arte sensazionale”.
CRISTINA MARIS
Formata agli studi classici e giuridici, sviluppo precocemente la passione per la fotografia; al mio percorso espressivo e comunicativo e alla ricerca della mia particolare interiorità, hanno contribuito le lezioni di Giuliana Traverso “Donna Fotografa” e del maestro Franco Fontana.
La geometria dello spazio, il rigore delle forme (che derivano entrambe dalla mia formazione professionale) e il movimento armonico sono le componenti e il momento culminante della mia fotografia, insieme ai dettagli con le loro caratteristiche specifiche, il tutto in una atmosfera onirica dove la luce e il contrasto prendono l’assoluto predominio.
Atmosfera e trasfigurazione, movimenti e armonie, curve che si incontrano con una prospettiva personale e unica, realizzata attraverso l’obiettivo fotografico. Il mio percorso personale si sviluppa a partire dalla realtà e dall’attimo colto nella sua unicità per trasfigurare ciò che l’obiettivo può cogliere in qualcosa di unico e diverso. Ho al mio attivo mostre nazionali (Genova, Milano, Brescia) ed estere (Berlino – Berliner art 2017; Stoccarda – Arté 2018). In ambito musicale ho realizzato le foto delle copertine delle partiture musicali nell’ambito del progetto “Lirico”, progetto a respiro internazionale di valorizzazione e sviluppo della musica classica.
Come naturale approdo del mio percorso artistico ho sviluppato l’idea di coniugare diverse forme di arte, rendendole un’opera unica ed unitaria. Creare dalla fotografia un percorso collegato alla musica (a volte combinata anche alla pittura), e dalla musica una fotografia che rappresenti la musica, ove gli oggetti quotidiani vengono trasfigurati immagini fotografiche fortemente evocative, ed ove le linee ed i punti, parevano già costituire una rappresentazione e trasfigurazione musicale. Un nuovo oggetto, visivo e sonoro.
È “arte sensazionale”; la mia fotografia si colloca nel movimento così denominato, al quale appartengono anche le opere dei collettivi MacMaris e Mo2Ma che trovano ispirazione in essa che, grazie all’apporto musicale (MacMaris, con Massimo Curti) e musicale e pittorico (Mo2Ma, con Francesco Morteo e Massimo Curti) diventa altro, un diverso oggetto, visivo e sonoro, espressione di un nuovo concetto sinestetico.
MASSIMO CURTI
Si diploma in pianoforte nel 1988 ed inizia i corsi di composizione sotto la guida del maestro Ermirio, proseguendo gli studi sotto la guida del maestro Vitale. Nel 1990 II premio in duo con Pietro Rivetti (oboe) al Concorso Franz Schubert, Inizia la carriera di concertista, in piccoli gruppi da camera. Dirige una sua prima composizione nel 1991, al Carlo Felice di Genova, durante una rassegna del Conservatorio di Genova. Pubblica alcune composizioni per canto e pianoforte eseguite da Fernanda Calati (Venezia, 1990). Nel 1991 frequenta l’Accademia Musicale Chigiana di Siena nei corsi di composizione con Franco Donatoni e di Musica da Film con Ennio Morricone.
Dal 2013 ha iniziato a presentare i propri oggetti sonori, e cioè quadri, tele, carte e cartoni realizzati dall’artista, effettuando una serie di mostre-concerto.
Il percorso artistico di Massimo Curti inizia nel 1991 in Accademia Chigiana, durante i corsi tenuti da Franco Donatoni, Ennio Morricone e Sergio Miceli, quando in chiave di pura sperimentazione, vengono realizzati una serie di acquarelli I “Ludes extravagantes”. Un pezzo per pianoforte, primo esperimento di tale particolare forma artistica, rappresentato come esperienza sonora e grafica, dal vivo. In tale performance i disegni venivano esposti circolarmente, e i fruitori assistevano ad un concerto ascoltando il pezzo per pianoforte ed osservavano il suo dipanarsi, mediante la visione degli acquerelli che rappresentavano la musica nello stesso momento in cui la ascoltavano.
Nel 2012 l’ampia diffusione del qr code e quindi la concreta possibilità di utilizzare wifi e collegamento ad un sito, in remoto, ha permesso a Massimo Curti di portare a termine l’iniziale idea di tale particolarissimo connubio tra rappresentazione sonora e grafica, realizzando così gli oggetti sonori, ed iniziando un percorso artistico di interesse internazionale.
Dal 1991 si dedica alla pittura, dipingendo una serie di tele ad olio, su temi astratti e musicali.